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Munizionamento: 9 x 19 mm - Peso: 3,5 Kg - Lunghezza totale: 79 cm - Lunghezza canna: 51 cm - Velocità alla volata: 390 m/s - Cadenza di tiro: 550 cartucce al minuto - Tiro utile: 100-200 m - Alimentazione: caricatori da 20 o da 40 cartucce

Il MAB mod. 38 venne prodotto nel 1938 e adottato dal Regio Esercito a partire dal 1941 nella II Guerra Mondiale, per poi essere utilizzato dalle altre forze armate. Solo nel 1943, parallelamente alla caduta di Mussolini e alla fuga dei reali in Puglia, vennero raggiunte quote di produzione significative. Per questo motivo il mitra venne adottato soprattutto dalle forze repubblichine e, conseguentemente, cadde spesso nelle mani dei partigiani della resistenza italiana. Su pressione delle autorità militari, al fine di far abbassare il costo di produzione dell'arma, furono introdotte ulteriori modifiche quali l'eliminazione del classico manicotto di raffreddamento, la riduzione di lunghezza della canna che non comprendeva (come sul modello A) l'attacco per la baionetta. Ciò che soprattutto rese più economica la produzione del modello 38A42 fu che la culatta, il bocchettone di inserimento del caricatore e la scatola del gruppo di scatto non furono più prodotti in un unico elemento lavorato dal pieno, ma saldati tra loro e realizzati in lamiera d'acciaio stampata. Tra il 1952 e il 1954, il Comandante Generale C.A. Antonio Norcen, artigliere alpino, diede impulso ad un notevole ammodernamento del Corpo della Guardia di Finanza. In tale periodo, il MAB mod. 38A42 venne introdotto nei servizi all’interno del territorio, in sostituzione del moschetto mod. 1891 cavalleria.

MAB mod. 38A42 - cal. 9 parabellum - Moschetto Automatico Beretta  1938

Per approfondimenti bibliografia nr. 31

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