Guardacoste Litoraneo "G.L. 329"
Dislocamento: t 17,8 - Lunghezza: 15,50 m - Larghezza: 4,90 m - Immersione: 1,20 m - Scafo: legno di mogano a 3 strati incrociati sul fondo e 2 strati sui fianchi – Chiglia in legno Thiana lamellare - Armamento: 1 mitragliera Breda cal. 8 - Motori: n. 2 BPM V12/570 4 tempi da 380 CV, 12 cilindri V - Velocità: 28 nodi - Autonomia: 390 Mg a 26 nodi
I Guardacoste Litoranei erano unità di medie dimensioni così denominate dalla metà degli anni ' 50 in quanto destinate alla vigilanza "Litoranea" del confine marittimo. Normalmente erano unità marine e affidabili, con buona autonomia e velocità largamente superiore ai similari battelli commerciali. I Guardacoste Litoranei classe 300 entrarono in linea a partire dal 1956 da un progetto del cantiere "Baglietto" e rappresentarono un vero salto tecnologico per il naviglio del Corpo. Infatti, propulsi da 2 motori diesel Carraro da 380 HP cadauno, raggiungevano la velocità di 28 nodi, che per l'epoca era veramente ragguardevole. Costruiti in legno di mogano a tre strati incrociati sul fondo e sui fianchi, erano molto marini e robusti. Come tutte le unità classificate "G.L.", erano muniti di radar e di una stazione RT con radio VHF e HF. Buona anche l'autonomia che risultava essere superiore alle 500 mg. Costituivano il nerbo dei reparti costieri del Corpo, reggendo il carico dell'anticontrabbando a cavallo degli anni '50 e '60. Terminarono la loro carriera alla fine degli anni '80 come apprezzate unità addestrative presso la Scuola Nautica. Tre unità della classe vennero cedute al Governo Maltese.
Per approfondimenti bibliografia nr. 23 e 24