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L'Ordine della Corona d'Italia è stata la prima onorificenza a carattere "nazionale" del neonato Regno d’Italia. Venne istituito nel 1866 da re Vittorio Emanuele II per commemorare l'unità del paese. L'Ordine poteva essere conferito sia a civili che a militari. Siccome sovente veniva assegnato alla borghesia emergente, negli ambienti aristocratici si generò un senso di risentimento. Pertanto, nel 1911, l’Ordine della Corona d’Italia divenne propedeutico per l’ammissione nell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Da questa regola statutaria esulavano i principi di sangue e gli insigniti degli ordini sabaudi per diritto come i parenti stretti di casa Savoia anche se essi, in segno di onore verso il regno d'Italia, venivano spesso insigniti anche dell'Ordine della Corona d'Italia. Al termine della monarchia, coloro che fossero stati insigniti di questa onorificenza poterono continuare a fregiarsene in pubblico con l'accortezza però di sostituire nelle barrette da divisa le corone reali con altrettante stellette a cinque punte. Nel 1951 tale Ordine venne definitivamente sostituito con l'Ordine al merito della Repubblica Italiana. La medaglia è composta da una croce smussata in smalto bianco, i cui bracci sono uniti da nodi sabaudi d'oro. La decorazione, al centro, porta un tondo raffigurante la Corona Ferrea su campo blu. Sul retro, nello stesso tondo, è raffigurata l'aquila sabauda di nero su fondo oro. Il nastro dell'ordine è rosso con una striscia bianca nel mezzo.

Croce dell'Ordine Cavalleresco della Corona d'Italia

Per approfondimenti bibliografia nr. 2 - 3 - 6

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